Domande frequenti
su 3D4BRASS
FAQ
Un comune file 3D formato .stp, .step o di mesh .stl prodotto da un qualsiasi software di progettazione è idoneo all processo, tuttavia dovrà essere elaborato da un software specifico chiamato Slicer, che suddividerà l’oggetto solido in piccoli layer di spessore minimo 30µm.
3D4BRASS è in grado di processare sia file proprietari di formato .3d4, esportati da Netfabb (Autodesk), sia file .CLI generici esportabili anche da altri slicer, consentendo la libera modifica e controllo di tutti i parametri di processo.
Tutte le leghe base Cu sono da considerarsi processabili da 3D4BRASS. Nello specifico delle leghe d’ottone, attualmente il processo di stampa 3D è qualificato per il CW510, una lega con il 42% di zinco, idonea ad applicazioni idrotermosanitarie. Il team di 3D4MEC ha già avviato la qualifica anche di leghe senza piombo, a partire dal CW724R. A seconda dell’esigenza specifica è anche possibile richiedere la fattibilità di leghe più tradizionali attraverso il percorso “New Powder Test”.
La condizione principale per qualificare una lega per il sistema 3D4BRASS è il raggiungimento di una densità dei componenti > 99%, perciò le prestazioni meccaniche dei manufatti prodotti, anche dai risultati dei test distruttivi eseguiti sui campioni, sono del tutto paragonabili alle prestazioni dei componenti prodotti con tecnologie tradizionali.
Ogni componente prodotto con 3D4BRASS deve rispondere al requisito di densità > 99% misurato con bilancia di Archimede. Di conseguenza gli oggetti prodotti sono da considerarsi funzionali in tutto e per tutto, come se fossero prodotti dal pieno o con gli stampi. Dai test effettuati, una valvola di 3/4 con spessore di parete 3mm ha resistito a una pressione di 297 Bar e a un carico di flessione di 461 Nm.
Come per ogni tecnologia di stampa 3D per metalli, è importante considerare che il manufatto prodotto è considerato un semi-lavorato, perciò sarà necessario apportare del sovrametallo selettivamente sulle superfici più critiche per poi andare ad ottenere la rugosità o la tolleranza richiesta con una tecnica di post-processo. In linea generale, si possono ottenere tolleranze di 0,2 mm su XY e di 0,03 mm in Z con una rugosità equiparabile ad una micro fusione.
Ogni oggetto prodotto con la stampante 3D4BRASS si comporta esattamente come i componenti ottenuti attraverso tecnologie tradizionali, quindi è possibile effettuare tutte i trattamenti superficiali o di rivestimento più diffusi senza nessun problema.
Il materiale utilizzato dalla stampante 3D4BRASS è una polvere di morfologia sferica e regolare, atomizzata a gas con granulometria specifica, ed è quindi impossibile utilizzare altre forme di materiale differenti da polvere per L-PBF. Ogni stampante 3D4BRASS sfrutta il sistema Open Powder, che garantisce la libertà di scelta di fornitore di materia prima, e adotta il brevetto 3D4MEC sul recupero automatico delle polveri necessarie per ridurre al massimo i costi relativi alla materia prima ed abbattere quasi totalmente gli sfridi.
Le strutture di supporto, o supporti, sono delle geometrie necessarie per garantire la buona riuscita della stampa. Sono elementi realizzati con lo stesso materiale dell’oggetto finale e, tra le varie funzioni, hanno il compito di ancorare la parte al piatto di stampa, di conseguenza sarà necessaria la rimozione di queste strutture al termine del processo di stampa per ottenere il pezzo finito. Il team di 3D4MEC ha ottimizzato la geometria e i parametri di stampa di queste strutture facilitandone la rimozione manuale. Generalmente sarà necessario utilizzare strutture di supporto per sottosquadri con angolo maggiore di 45° rispetto al piano e canali conformati con diametro superiore ai 6mm. Attraverso accorgimenti mirati, come l’orientamento intelligente dell’oggetto da produrre sul piatto di stampa, si potrà limitare al massimo la presenza dei supporti e facilitare le post-lavorazioni.